Telefono
340.3190214
Gestione e sanificazione dei luoghi comuni e di specifici locali
Può essere utile chiarire alcune definizioni, perché spesso i termini di pulizia, igienizzazione, sanificazione, disinfezione vengono utilizzati senza distinzione.
- La disinfezione è il procedimento che con l’utilizzo di sostanze disinfettanti riduce la presenza di agenti patogeni, distruggendone o inattivandone in una quota rilevante ma non assoluta (si parlerebbe in tal caso di sterilizzazione).
- La pulizia consiste nella rimozione di polvere, residui, sporcizia dalle superfici, è realizzata con detergenti e mezzi meccanici e rimuove anche parte di contaminanti patogeni
- La igienizzazione consiste nella pulizia a fondo con sostanze in grado di rimuovere o ridurre gli agenti patogeni su oggetti e superfici. Le sostanze igienizzanti (es. ipoclorito di sodio o candeggina) sono attive nei confronti degli agenti patogeni, ma non sono considerate disinfettanti in quanto non autorizzati dal Ministero della Salute come presidi medico chirurgici.
- La sanificazione è l’intervento globalmente necessario per rendere sano un ambiente, che comprende le fasi di pulizia, igienizzazione e/o disinfezione, e di miglioramento delle condizioni ambientali (microclima: temperatura, l’umidità e ventilazione).
- Il termine sanificazione quindi comprende le attività di pulizia ordinaria con acqua e detergente alla quale segue un trattamento di decontaminazione (igienizzazione e/o disinfezione).
- La sanificazione può essere necessaria per decontaminare interi ambienti, richiedendo quindi attrezzature specifiche per la diffusione dei principi attivi e competenze professionali, oppure aree o superfici circoscritte, dove gli interventi sono alla portata anche di soggetti non professionali.
- La sanificazione interviene riducendo o abbattendo i microrganismi patogeni nell’immediato, ma la sua efficacia non dura nel tempo. Sono importanti gli interventi di pulizia e igienizzazione frequenti, anche se più circoscritti alle superfici di più frequente contatto.
Le indicazioni istituzionali raccomandano la pulizia di:
- superfici toccate di frequente come pulsantiere esterne ed interne degli ascensori e dei citofoni, maniglie di portoni e cancelli di entrata, maniglie antipanico di uscite di emergenza, locali portineria, cassette delle lettere, serrature, pulsantiere di chiamata e/o sblocco antifurti;
- scale e locali comuni, con particolare attenzione a ringhiere e mancorrenti, finestre al piano o interpiano, locali fitness, locali riunioni, ecc.
- piani interrati: maniglie e superfici di box, cantine, locali tecnici dove sono alloggiati impianti termici/contatori/antenne TV/armadi gestori fibra digitale, ecc.
- locali conferimento spazzatura aperti e/o chiusi e loro accessi
- estintori, naspi, valvole d’intercettazione gas/acqua/ecc.
Sono diversi i prodotti chimici che possono essere utilizzati per sanificare le superfici. Se ne propone una lista esemplificativa:
- Etanolo al 70%
- Ipoclorito di Sodio diluito 1:50 (se si usa candeggina al 5%)
- Sodio lauriletere solfato
Metodi di sanificazione:
- Sanificazione con nebulizzatori di prodotti disinfettanti a base di alcol o cloro (consigliato per condomini e parti comuni
- Sanificazione con ozono